Testimonianza di Fabio Bellumore - Viaggio a Maridi marzo 2015
"Gli occhi di Cristina e di Anna, appena aperto il cancello della Scuola Secondaria Femminile di Scienze di Maridi: la Michele Ricci School for life sono una cosa che non si dimentica. Stupore, ma soprattutto soddisfazione, nella visita fatta i primi giorni di marzo in Sud Sudan. Cristina, della sezione italiana di Amref Health Africa, da due anni mancava dalla scuola, Anna – cooperante - non c'era mai stata. La loro soddisfazione non è stata quella di chi per la prima volta visita un progetto, ma quella di chi si vede davanti ciò di cui sente parlare da sempre attraverso informazioni, foto e scambi costanti con chi ci lavora.
Quello stupore è la contentezza per il vedersi aprire davanti agli occhi un'oasi di ordine e originalità: la Scuola Secondaria Femminile di Scienze - Michele Ricchi School For Life.
La prima cosa che salta agli occhi, appena entrati, è l'ordine. Una distesa di verde e di aiuole ben curate. Poi ci spiegheranno che in alcune di quelle aiuole si producono i beni per sostenere la scuola stessa, un passo importante per la comunità che ha un senso di appartenenza del progetto che è fondamentale per la sostenibilità futura della scuola . Insomma, accanto all'ordine anche autosostentamento. Anche originalità. Come non notarla nei cartelli sparsi per quella distesa verde ordinata. Cartelli che dicono "Educare una ragazza, educare una nazione "oppure "l'educazione è la chiave del successo" oppure "stai lontana dalle cattive amicizie" o molto altro. Dopo questo primo impatto ci accolgono gli insegnanti. Nella sala c'è un cartello con il numero delle studentesse (140 alunne), insegnanti e staff, accanto la storia di Michele. Anna, che non era a conoscenza di tutta la vicenda della famiglia Ricci, si ferma, legge, poi emozionata riparte. Visitiamo i dormitori, i letti a castello con i libri delle ragazzine e quelle torce che di notte permettono loro di leggersi un libro. Tutte vicine, tutte insieme a studiare le ragazze, per dare al Sud Sudan un futuro migliore, dove i tassi di alfabetizzazione femminile sono tra i più bassi al mondo.
Tra le piacevoli sorprese anche due uomini che stanno aggiustando letti e sedie di legno. Emmauelle, il preside, ci racconta che i genitori si sono organizzati in delle associazioni per sostenere il progetto e dare una mano concreta. Intanto le ragazze, finita la lezione, si dirigono verso un edificio. Ci aspettano e quando entriamo dentro ci accolgono con una festa. Il benvenuto è quello di una ragazzina che intona un canto, che deve essere l'inno del Sud Sudan, poi gli insegnanti ci raccontano come procede l'istituto. Un susseguirsi di emozioni, in cui Cristina ribadisce che Amref insieme alla Famiglia Ricci farà sempre il massimo per garantire il loro studio, ma che loro devono occuparsi di una sola cosa: studiare, studiare e studiare. Applausi, ultime dichiarazioni del preside e foto di rito, poi tutte tornano alla loro occupazione principale: lo studio."
Fabio Bellumore - Amref, in visita al Sud Sudan